FIAT easy

copyright © Adriano Alfaro
Sorrento, 2016
Tesi di laurea magistrale in Design del Prodotto per l’Innovazione alla Scuola del Design del Politecnico di Milano.
Titolo – Auto minima per il turismo Made in Italy
Relatore – Gino Finizio

FIAT easy è un’automobile ecologica pensata per il rent-car turistico. È costruita intorno ad un pianale modulare che ha permesso la progettazione della versione tre-porte, ma anche di quella cinque-porte, che riutilizza il 100% della prima con, in aggiunta, il 15% di elementi in più (tra cui due piccole portiere, sedili posteriori, batterie aggiuntive, ecc.). Il tutto è ideato per consentire la conversione di una FIAT easy tre-porte in cinque-porte, e viceversa, anche una volta uscita dalla catena di montaggio.
È molto facile guidare FIAT easy grazie ai comandi contestuali: segna un punto di distacco dai cruscotti affastellati di tasti e interruttori spesso superflui, FIAT easy mostra soltanto le informazioni e i pulsanti necessari.
Nonostante le dimensioni compatte di FIAT easy, gli interni, spaziosi e in linea con il pianale e la carrozzeria, sono anch’essi modulari e consentono la  massima personalizzazione e vivibilità, soprattutto quando ci si affida al pilota  automatico.
Il nome scelto, easy, vuole naturalmente comunicare prioritariamente la facilità di guida e di gestione, che possono essere considerati i punti di forza del concept; l’iniziale minuscola del nome e il carattere calligrafico riflettono l’impostazione teorica basata sulla categoria della progettazione minima.

La linea esterna

Il frontale

Solida, moderna e giovanile, la parte anteriore della FIAT easy è dominata da un paraurti monoscocca in polimero termoplastico, riciclato e riciclabile, dalle forme sinuose. Interposti tra quest’ultimo e l’estremità anteriore del telaio trovano alloggiamento i gruppi ottici; tutti i corpi illuminanti, dagli abbaglianti agli indicatori di direzione, in un’ottica di risparmio energetico, sono al LED ad alta efficienza.

Tra i due fanali c’è la sensoristica e lo stemma FIAT, dietro al quale si nasconde la presa elettrica per la ricarica delle batterie. In basso, invece, c’è la griglia d’ingresso dell’aria per l’abitacolo e per il raffreddamento dell’impianto – un radiatore si occupa del raffreddamento indipendente del motore e del pacco batterie.

I fanali anteriori e la sensoristica

Una fascia luminosa traslucida bianca avvolge la parte inferiore dei fanali anteriori, per poi prolungarsi verso la fiancata della vettura; all’occorrenza diventa arancione intermittente assumendo la funzione in indicatore di direzione. All’interno del gruppo ottico, invece, trovano posto gli anabbaglianti e gli abbaglianti, i cui bordi, illuminati indipendentemente, fungono da luci di posizione.

Tra i due gruppi ottici c’è il vano dedicato alla sensoristica per la guida assistita o autonoma senza pilota: questa può essere installata o meno a seconda dell’allestimento della vettura. Al suo interno ci sono una telecamera termica per individuare i pedoni, un radar per distinguere altre vetture o ostacoli nei dintorni, una telecamera RGB per leggere la segnaletica, un altoparlante per avvertire acusticamente i pedoni dell’avvicinamento della vettura.

La fiancata

La fiancata della FIAT easy si compone di due o tre moduli principali – a seconda della versione tre o cinque porte – incassati direttamente nel frame del telaio. Nella versione a due posti c’è la portiera e un altro piccolo modulo adiacente alla parte posteriore del telaio. Nella versione per quattro passeggeri si aggiunge una seconda piccola portiera tra quella anteriore e il modulo posteriore.

Le porte anteriori si aprono idraulicamente a serramanico, mentre gli sportelli posteriori si aprono manualmente a scorrimento inverso al senso di marcia della vettura.

Niente più chiavi o telecomandi: l’intera superfice della maniglia-pulsante è un sensore biometrico e l’accesso alla vettura è consentito previo scansione dell’impronta digitale del proprietario, dei suoi familiari o di colui che ha noleggiato FIAT easy. Sia gli ampi finestrini anteriori che quelli posteriori possono essere abbassati completamente per aumentare al massimo lo scambio sensoriale ed emozionale con l’esterno.

Classici, anche se controllati elettronicamente dal computer di bordo, sono gli specchietti retrovisori esterni, montati direttamente e solidamente sulle portiere anteriori.
Non manca la possibilità di ritrarli per ridurre la larghezza della vettura e avventurarsi nei più stretti vicoletti dei centri storici delle città turistiche.

La parte posteriore

Il retro della FIAT easy è caratterizzato da un ampio lunotto pentagonale, che risulta particolarmente comodo in fase di manovra, ma anche in linea con le altre grandi superfici vetrate della vettura.
Altrettanto ampio è il portellone di accesso al bagagliaio, nel quale sono incassati i due fanali posteriori. Tre questi ultimi c’è anche lo stemma FIAT, che funge da pulsante di apertura.
Il paraurti sottostante al portellone del bagagliaio, come il resto della carrozzeria e come quello anteriore, è in polimero termoplastico: funge da parafango e include una rientranza per la targa ed uno sportello in plastica nera, che richiama la griglia anteriore, per l’accesso alla meccanica.

L’ampia porta del bagagliaio è pensata per agevolare il carico e lo scarico di valige, borse o anche buste della spesa. Il fondo si trova allo stesso livello del bordo superiore del paraurti, in modo da non creare alcun tipo di impedimento anche quando ci si trova ad estrarre gli oggetti più pesanti.
Un grande cuscino ispirato a quelli delle sedute delle barche è adagiato sul fondo del bagagliaio, assolvendo a una duplice funzione: ammortizzare i bagagli quando il veicolo è marcia, oppure fungere da seduta veloce e sportiva, con il cofano aperto, al riparo dalla luce diretta del Sole o dalla pioggia.

I fanali posteriori

I fanali posteriori della FIAT easy, equipaggiati con luci 100% al LED, riprendono il taglio diagonale di quelli anteriori, garantendo la coerenza stilistica. Una fascia luminosa traslucida rossa avvolge il gruppo ottico principale per poi prolungarsi verso la fiancata.
All’occorrenza diventa arancione intermittente, assumendo la funzione di indicatore di direzione, oppure bianca in fase di retromarcia.

All’occorrenza diventa arancione intermittente, assumendo la funzione di indicatore di direzione, oppure bianca in fase di retromarcia. Internamente ci sono le luci di stop, contornate da un cordolo luminoso rosso che, perennemente illuminato con l’automobile in moto, oltre a donare più carattere, restando sempre in tema con i fanali anteriori, funge da luce di posizione obbligatoria.

Il tetto

La FIAT easy supporta molteplici tetti, che le consentono di adattarsi al meglio ad ogni contesto di utilizzo. Il tetto capitonné ha sei fori ai quali agganciare qualsiasi tipo di accessorio: questa versione è pensata, ad esempio, per i turisti in vacanza in una località sciistica, che portano con sé gli sci o altre attrezzature da neve. All’occorrenza diventa arancione intermittente, assumendo la funzione di indicatore di direzione, oppure bianca in fase di retromarcia.

Internamente ci sono le luci di stop, contornate da un cordolo luminoso rosso che, perennemente illuminato con l’automobile in moto, oltre a donare più carattere, restando sempre in tema con i fanali anteriori, funge da luce di posizione obbligatoria.

L’abitacolo

La plancia di comando

Il cruscotto della FIAT easy si compone di tre moduli indipendenti in grado di traslare di 30 centimetri, parallelamente al senso di marcia della vettura.
Spostandoli in avanti aumenta la volumetria dell’abitacolo e, quindi, la vivibilità per i passeggeri, che possono sfruttare lo spazio aggiuntivo in modo diverso dal solito, specialmente con l’auto in sosta.

Anche il volante può essere spostato a piacimento in corrispondenza del sedile a sinistra, a destra, oppure spinto in avanti e riposto nell’apposita conca ricavata dal modulo centrale.

Nella parte superiore, i due moduli laterali hanno ciascuno un capiente vano portaoggetti, dove poter stipare una borsa, lo smartphone, il tablet o qualsiasi altro accessorio da tenere sempre a portata di mano. Tale spazio è sempre accessibile, a prescindere dalla posizione dei moduli. Le facce rivolte verso i passeggeri integrano un display a colori multi-touch curvo derivato dagli e-book reader. In base alle scelte dei passeggeri, i due ampi schermi possono mostrare comandi di guida supplementari, indicazioni stradali, turistiche o funzioni multimediali e di intrattenimento, a seconda dello scenario di utilizzo della vettura.

I due moduli laterali includono inoltre due pulsanti: una pressione prolungata sul più grande accende o spegne il display, mentre con un breve tocco si passa dall’applicativo corrente al menu con l’elenco di tutte le app e le funzioni disponibili, analogamente al tasto home degli smartphone, ormai familiare un po’ per tutti. Il tasto più piccolo, invece, muove il modulo avanti o indietro.

Il volante

Il volante, sempre in un’ottica di massima libertà di configurazione dell’abitacolo, grazie a due solidi binari perpendicolari tra di loro e nascosti sotto la parte statica del cruscotto, può traslare dal modulo centrale verso il passeggero di sinistra, ma anche verso quello di destra, con una conseguente riconfigurazione automatica dei comandi sulle quattro dashboard: infatti, oltre ai due display dei moduli laterali, un terzo e un quarto sono ospitati nel modulo centrale e al centro del volante.
Con un’interfaccia chiara e moderna, quest’ultimo mostra la velocità di crociera, la percentuale di carica della batteria, quanti chilometri è ancora possibile percorrere, la percentuale di scaricamento per ora e tra quanto tempo sarà necessario riallacciarsi alla corrente elettrica.

Non mancano i pulsanti per accendere gli indicatori di direzione ed una serie di tasti configurabili a piacimento, tra cui: quelli per gestire le luci di posizione/anabbaglianti/abbaglianti, per avviare il navigatore turn-by-turn, per abilitare la modalità di risparmio batteria, per rispondere alle telefonate o quelli per accedere alle impostazioni e alle informazioni sullo stato di salute della vettura.
Il display del modulo centrale, attivo quando lo sterzo è tra le mani del conducente, mostra le stesse informazioni che mostrerebbe il modulo laterale davanti a cui è posizionato il volante e da cui è inibito. La scatola di sterzo, ovviamente, converte e trasmette il moto dello sterzo in modo totalmente elettronico.

Altre funzioni

Lungo la circonferenza interna dell’alloggiamento per lo sterzo del modulo centrale, ispirata ai moderni ventilatori senza elica commercializzati dalla Dyson, una fenditura larga un millimetro diffonde in modo omogeneo l’aria condizionata verso i passeggeri, sfruttando la portanza generata dal bordo stesso del modulo. Mentre la temperatura viene regolata tramite i vari display, la potenza del flusso d’aria può essere cambiata in modo ancora più intuitivo e veloce grazie ai pulsanti + e – posti nella parte inferiore del modulo centrale.

Tra questi due non manca il tasto per far arretrare o avanzare il modulo centrale, analogamente a quelli posti sui moduli laterali.
Seguendo il volante, anche i pedali dell’acceleratore e del freno traslano dal centro verso sinistra o destra.
L’appoggiabraccio, alla cui estremità anteriore si trova la maniglia di apertura, può essere aperto o richiuso nella portiera grazie a una cerniera a doppio scatto meccanico.

I sedili

I sedili della FIAT easy, ispirati a quelli della prima FIAT Panda, chiudono il cerchio della modularità nell’abitacolo. Non hanno una forma rigida e avvolgente come quelli delle auto più sportive, che devono contrastare elevate forze G-laterali in curva. La velocità della FIAT easy è limitata agli 80 Km/h e, per questo, le sedute ricordano molto delle sedie a sdraio, sempre comode ed in grado di adattarsi a qualsiasi corpo.
Sono ancorate al pianale tramite un braccio che ne permette la traslazione avanti e indietro, ma non solo: infatti, oltre alla classica posizione da guida, possono essere inclinate fino al punto di creare un unico piano perfettamente orizzontale con il grande cuscino del bagagliaio.

L’ampia e soffice superfice ottenuta può essere sfruttata, ad esempio, per riposarsi dopo una lunga escursione turistica, prima di mettersi di nuovo alla guida verso l’hotel.
Ad un’inclinazione intermedia, invece, grazie all’ampio tetto trasparente, garantiscono una posizione ideale per ammirare, ad esempio, un cielo stellato. Non manca anche un pratico poggiatesta, estraibile direttamente dallo schienale dei sedili.

easy to rent

Uno short-break con FIAT easy

FIAT easy è un’automobile minima, ecologica e modulare pensata, in particolar modo, per il rent-car turistico; offre infatti una serie di soluzioni, materiali e immateriali, in grado di arricchire da ogni punto di vista l’esperienza del viaggio autonomo: i suoi interni modulari non ne fanno un semplice mezzo di spostamento, ma un ambiente da vivere in molteplici occasioni, l’interfaccia del cruscotto digitale è dinamica, minima e contestuale e, oltre alle informazioni di guida, può suggerire luoghi da visitare, punti di interesse, strutture ricettive e di ristorazione.
Infine l’autonomia è più che sufficiente per le esigenze di spostamento di un’escursione di due o anche tre giorni, perché garantisce fino a 180 Km di percorrenza con una sola ricarica.

Dopo un intenso periodo di lavoro si sogna una breve pausa per ritrovare il proprio equilibrio. Una meta può essere la Costiera Amalfitana, un sito Unesco che coniuga natura e cultura. Si decide e si parte in aereo, destinazione Napoli. Prima di decollare, lei ricorda a lui di prenotare l’auto; lui, in un paio di minuti, grazie all’app dedicata, prenota una FIAT easy tre-porte. La vettura, dotata di guida autonoma, aspetterà la coppia all’uscita del terminal degli arrivi. L’apertura della portiera avviene previa scansione dell’impronta digitale, trasferita dallo smartphone alla vettura in fase di prenotazione. Appena entrati nella FIAT easy, gli ampi monitor multi-touch del cruscotto suggeriscono l’hotel dove pernottare e i ristoranti per la serata, con tanto di recensioni di altri utenti e possibilità di prenotare direttamente dalla vettura. Il giorno seguente c’è lui alla guida, mentre lei prende informazioni sull’escursione che li attrae, Paestum, tramite il display della FIAT easy. Qualche foto ai templi millenari, una visita al museo, un brunch con mozzarella di bufala, un po’ di aria di mare e si riparte, ma al ritorno guida il pilota automatico di FIAT easy, concedendo un po’ di relax anche a lui. Alla sera, prima di rientrare in albergo, con i sedili totalmente abbassati ci si può abbandonare all’immensità del cielo stellato attraverso il tetto trasparente.

Considerazioni finali

A conclusione del processo di progettazione e di presentazione di easy, restano da formulare alcune considerazioni.
Prima di tutto si tratta di un concept di veicolo minimo realistico nelle forme, nei materiali e nelle tecnologie, perché si basa su soluzioni già sperimentate e dunque già applicate e disponibili in prodotti commerciali dei più disparati settori merceologici.
Inoltre la modularità degli interni, dell’elettronica e della meccanica prolunga la vita del prodotto, consentendone un aggiornamento continuo, facendo di easy un prodotto etico, non condannato alla caducità, ma capace di rinnovarsi arricchendosi delle innovazioni più avanzate in tema di sostenibilità. Questo fa sì che easy rompa per certi aspetti quella dinamica per cui un qualsiasi prodotto tecnologico è già desueto e superato nel momento in cui viene commercializzato.

È stato poi trasferito in easy tutta l’esperienza delle interfacce utente elaborate nell’ambito della tecnologia informatica tascabile, per far sì che easy sia user friendly come uno smartphone piuttosto che complesso e astruso come una plancia di comando di un aereo. In questo modo il feeling che si instaura tra easy e conducente è immediato.
easy è dunque naturalmente un work in progress continuo, la cui sfida maggiore resta quella di essere un ulteriore contributo allo sforzo etico di trasformare l’automobile, uno dei simboli forse più condannati per l’inquinamento del XX secolo, in un mezzo di mobilità antropocentrico e che, contemporaneamente essendo proporzionato ai bisogni reali, non grava negativamente sull’ambiente.